«donne […] dovete credere che tutti, donne comprese, hanno un intelletto a forma e immagine di Dio, che non ci siano limiti alla volontà e alla mente umana» Natalia Goncharova, 1913
Religione: il racconto della quarta sala
Natalia Goncharova si dedica a temi religiosi soprattutto fra il 1909 e il 1910, anche se ha continuato ad affrontarli almeno fino al 1916. Le sue opere sacre sono provocazioni consapevoli, non solo perché dipinte da una donna, cui la tradizione ortodossa impedisce di eseguire icone, attività riservata agli uomini perché solo loro creati a immagine di Dio, ma anche poiché unisce fonti tradizionali come i lubki e i dipinti delle iconostasi bizantine, che nel mondo ortodosso hanno valore sacrale, allo stile profano della modernità, ponendoli sullo stesso piano.