22 gommoni per la facciata di Palazzo Strozzi
Reframe (Nuova cornice) è la nuova grande installazione dell’artista, che coinvolge due facciate di Palazzo Strozzi: ventidue grandi gommoni di salvataggio arancioni sono ancorati alle finestre di Palazzo Strozzi. Un progetto che porta l’attenzione sui destini dei profughi che ogni giorno rischiano la vita per arrivare in Europa attraversando il Mediterraneo.
L’installazione nasce dal personale coinvolgimento e impegno dell’artista come attivista sul fronte della crisi umanitaria dei rifugiati e rappresenta una grande occasione per la città di Firenze per portare l’attenzione sul tema dell’immigrazione attraverso la cultura.
L’installazione Reframe (Nuova cornice; 2016) è una serie di gommoni di salvataggio che circonda le finestre del Piano Nobile di Palazzo Strozzi come un’insolita decorazione innestata su una struttura preesistente: la facciata solida e austera di un palazzo rinascimentale. L’opera ammonisce e fa riflettere. Questa volta la critica di Ai Weiwei non è diretta alla Cina ma all’Occidente, ricordando la tragedia vissuta da coloro che intraprendono un viaggio quasi impossibile verso le coste europee. Le leggere imbarcazioni sulla facciata rimandano alle fragili strutture a cui i rifugiati sono costretti ad aggrapparsi in mare ed evocano, al contempo, come i migranti tentino di innestare se stessi in un luogo altro, in un ambiente sconosciuto quale è l’Europa, con un’impostazione socioculturale profondamente diversa.
Attraverso le sue azioni e opere come Reframe, Ai Weiwei dimostra di vedere il mondo in una prospettiva diversa e di comunicarci una visione dell’arte rivolta alla ricerca del significato più profondo dell’essere umano. Anche per questo è stato definito un moderno “Uomo del Rinascimento”: un artista che – attraversando generi artistici diversi, dall’architettura al cinema, dalla fotografia alla poesia, dalla scultura alla pittura – può trasformare un manufatto o un oggetto inerte, come un gommone, nel grido lacerante dell’umanità. Ai Weiwei non è semplicemente una delle tante star del sistema dell’arte contemporanea e nemmeno soltanto un attivista, ma è piuttosto un libero pensatore che vuol dare all’arte un importantissimo ruolo sociale e politico, nel senso più nobile del termine.
L’installazione è stata resa possibile grazie al determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze