Lunga vita allo stile raggista che abbiamo creato – libero dalle forme concrete e che si sviluppa secondo le leggi pittoriche Mikhail Larionov, Natalia Goncharova, 1913
Modernismo: il racconto di sala sei
Dal 1912 Natalia Goncharova si interessa per un breve periodo a temi urbani e moderni – macchine, fabbriche, velocità – anche quale risposta al Futurismo, di cui però contesta l’esaltazione della guerra e il maschilismo del gruppo, che non permette a donne di farne parte. Ne condivide invece la volontà di scandalizzare, come quando nel 1913, insieme ad altri artisti futuristi, di cui viene definita leader, passeggia per le strade più eleganti di Mosca con il volto e il corpo dipinti, in una performance ante litteram. Ai temi legati alla modernità, gli artisti russi associano altre tendenze dell’arte dell’Europa Occidentale, come le prospettive frammentate del Cubismo, creando uno stile definito Cubofuturismo.