Le tre lune crescenti dello stemma Strozzi simboleggiano l’auspicio delle fortune della famiglia, protagonista della vita cittadina per il mecenatismo, oltre che per le attività mercantili e bancarie. Gli Strozzi si opposero ai Medici, e Cosimo il Vecchio nel 1434 bandì i maschi della casata da Firenze. A Filippo Strozzi nel 1466 fu revocato l’esilio e, tornato in patria si dedicò alla costruzione della propria dimora, con l’ambizione di creare “il più grande e bel palazzo” di Firenze. Filippo impiegò dal 1473 al 1489 per acquisire l’area “nel più comodo e più bel sito della città”. La prima pietra fu gettata, secondo il consiglio di un astrologo, all’alba del 6 agosto 1489, sotto il segno del Leone. Incerto l’architetto del progetto originario: sia Benedetto da Maiano che Giuliano da Sangallo fornirono un modello, ma il cantiere fu poi affidato a Simone del Pollaiolo detto “il Cronaca”.
Palazzo Strozzi rappresenta l’esempio perfetto delle dimore signorili del Rinascimento, edifici riservati all’uso familiare e dalle piante regolari, tanto che per ottenere spazi simmetrici fu spesso necessario abbattere costruzioni preesistenti. Nuovi sono anche i cortili circondati da colonne, fulcro dei fabbricati. L’isolamento e le dimensioni conferiscono a questi edifici grande magnificenza, rendendoli riconoscibili nel tessuto urbano.
Filippo Strozzi morì prima che il palazzo fosse ultimato, e furono i figli ad abitarlo intorno al 1505. Fra il 1533 e il ’36 fu realizzato il cornicione verso la piazza, interrotto bruscamente sul lato opposto, e che non fu mai ultimato per le sfortune politiche della famiglia, avversaria del duca Cosimo I de’ Medici. Dopo un lungo periodo in cui gli Strozzi vissero soprattutto a Roma, il palazzo fu rinnovato dal principe Piero tra il 1886 e il 1889. La costruzione rimase proprietà Strozzi fino al 1937, quando fu acquistata dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, INA. A seguito di imponenti lavori di restauro (1938-1940) l’edificio è stato adibito a spazio espositivo, da allora il principale e più ampio di Firenze. Acquisito dallo Stato nel 1998, è stato dato in concessione al Comune di Firenze per destinarlo, ancora, a sede di attività culturali ed espositive. Nel 2006 nasce la Fondazione Palazzo Strozzi: un nuovo inizio per la storia del palazzo, che accoglie anche l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux e la Scuola Normale Superiore.
Dal 2018 il “Museino di Palazzo Strozzi”, al pian terreno, riunisce due opere emblematiche: il Modello del palazzo (1489), unico di un edificio privato rinascimentale giunto sino a noi, e il Ritratto di Filippo Strozzi in LEGO di Ai Weiwei (2017). Gli schermi touch riuniscono la restituzione tridimensionale del palazzo, elaborata sulla base del rilievo laser scann, la storia dell’edificio, l’Archivio delle mostre organizzate dalla Fondazione Palazzo Strozzi dal 2007, oltre che informazioni sulle esposizioni in corso e su quelle future.