La mostra Ai Weiwei. Libero si apre alla città con la presenza alla Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi di due opere: Surveillance Camera (Videocamera di sorveglianza) e Self-Portrait (Autoritratto), che viene donato dall’artista alla Collezione degli Autoritratti. Le due opere sono poste in relazione col Corridoio Vasariano – la via pensile tra Palazzo Vecchio, gli Uffizi e la reggia di Pitti – costruita nel 1565, in soli cinque mesi, in occasione delle nozze dell’erede al granducato di Toscana, Francesco de’ Medici, con l’arciduchessa d’Austria Giovanna d’Asburgo. Un intervento di riqualificazione urbana, collegamento tra le due rive del fiume, che consente alla famiglia regnante di passare, in sicurezza e riserbo, sopra la città.
Il Corridoio è anche punto privilegiato di osservazione e controllo dei sudditi da parte del potere mediceo, ed è proprio alle implicazioni politiche di questo percorso aereo che si ricollega la Videocamera che richiama la stretta vigilanza a cui è stato sottoposto Ai Weiwei da parte del governo cinese per la sua attività di dissidente. Self-Portrait va ad aggiungersi alla raccolta di autoritratti iniziata nel 1664 dal cardinale Leopoldo de’ Medici: la più vasta e importante collezione al mondo, che continua ad accrescersi anche oggi, grazie alle donazioni di artisti contemporanei.
In occasione della collaborazione, presentando il biglietto degli Uffizi alla biglietteria di Palazzo Strozzi si ottiene uno sconto del 50% alla mostra Ai Weiwei. Libero (€ 6 anziché € 12)