Da ottobre 2011 la Fondazione Palazzo Strozzi propone A più voci, un progetto dedicato alle persone con Alzheimer, ai loro familiari e agli operatori che se ne prendono cura. Lo scopo è quello di rendere le mostre accessibili e accoglienti per persone che vivono la condizione della demenza; offrire loro la possibilità di esprimersi attraverso l’arte grazie a iniziative che valorizzano le capacità comunicative di ognuno e creare situazioni che favoriscano il benessere.
Il programma è a cura del Dipartimento Educazione della Fondazione, in collaborazione con educatori geriatrici specializzati: il gruppo di lavoro multidisciplinare progetta e conduce ogni singola attività.
Il progetto è stato il primo in Toscana e uno dei primi a livello nazionale e fin dalla sua nascita A più voci ha contribuito a diffondere la cultura dell’accessibilità nei musei, organizzando convegni specifici e partecipando fin dall’inizio al sistema regionale MTA – Musei Toscani per l’Alzheimer che oggi conta più di 60 istituzioni aderenti.
A più voci si colloca all’interno di un più ampio programma di accessibilità proposto dalla Fondazione Palazzo Strozzi, che ogni anno cresce e si rinnova.
La formazione
Forte di questa esperienza pluriennale e del confronto con alcune delle maggiori istituzioni straniere attive in questo campo, dal 2016 Palazzo Strozzi propone un corso di formazione intensivo rivolto a operatori museali e operatori geriatrici per condividere il modello di A più voci e fornire gli strumenti e gli stimoli necessari per la creazione di nuovi progetti da proporre in altre sedi museali o centri espositivi.
Il corso si può svolgere a Palazzo Strozzi o presso l’istituzione che ne fa richiesta, prevede una durata variabile, e si compone di momenti teorici e pratici.
Ogni realtà è poi invitata ad adattare la metodologia secondo il proprio contesto, mantenendo alcuni principi di base: la compresenza di professionalità legate all’ambito museale e a quello sociosanitario; la valorizzazione delle capacità comunicative di ogni partecipante; l’intento di dar vita a iniziative culturali e non terapeutiche; favorire una relazione profonda con l’arte e con l patrimonio culturale.
Costruire reti
L’adesione al corso di formazione prevede l’inserimento in un network di istituzioni che condividono idee, pratiche e si confrontano sulle possibili criticità. Durante incontri appositamente organizzati, si costruisce infatti un patrimonio comune di esperienze e conoscenze.
Hanno partecipato alla formazione A più voci:
Associazione Familiari Malati di Alzheimer Verona O.D.V. e Musei Civici di Verona (2016)
Palazzo Grassi-Punta della Dogana, Pinault Collection, Venezia (2017 e 2021)
Pro Senectute Ticino e Moesano e Museo Vincenzo Vela, Ligornetto (2017)
Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Emilia (2019)
Fondazione RavennAntica (2024)
Crediti: foto Giulia Del Vento