Fino al 23 luglio 2017 la Fondazione Palazzo Strozzi presenta al pubblico Bill Viola. Rinascimento elettronico, la mostra che celebra il maestro indiscusso della videoarte contemporanea.
In un percorso espositivo unitario tra Piano Nobile e Strozzina la mostra ripercorre – attraverso straordinarie esperienze di immersione tra spazio, immagine e suono – la carriera di questo artista, dalle prime sperimentazioni degli anni settanta fino alle grandi installazioni successive al Duemila.
Esplorando spiritualità, esperienza e percezione Viola indaga l’umanità: persone, corpi, volti sono i protagonisti delle sue opere, caratterizzate da uno stile poetico e fortemente simbolico in cui l’uomo è chiamato a interagire con forze ed energie della natura come l’acqua e il fuoco, la luce e il buio, il ciclo della vita e quello della rinascita.
Abbiamo selezionato per voi 5 capolavori del videoartista americano fra le opere esposte a Palazzo Strozzi in questa grande mostra.
The Crossing
L’immagine di un uomo somigliante all’artista avanza in uno spazio buio e, quando sta per riempire l’inquadratura, si ferma e fissa lo spettatore. Ai suoi piedi compare una fiamma votiva, il fuoco divampa, si diffonde sul pavimento e poi risale il corpo. Mentre un suono fragoroso satura lo spazio, la figura viene inghiottita da un vampata, che si placa lasciando qualche fiammella sul pavimento, quindi l’immagine torna nera e il ciclo si ripete. Sull’altro schermo avanza la stessa sagoma umana. Anch’essa si ferma, un fiotto d’acqua sgorga sulla sua testa e si trasforma in una cascata che l’inonda mentre un suono assordante riempie l’ambiente. La cascata si placa riducendosi a qualche goccia, ma la sagoma è scomparsa e anche questo lato dello schermo ridiventa nero con una ciclicità che si ripete senza interruzione.
Si tratta di una delle prime opere nelle quali l’artista lavora in modo grandioso con i due elementi naturali e ricorda riti iniziatici presenti in molte culture. Si assiste al violento annientamento della persona a opera delle forze naturali opposte di fuoco e acqua, necessario per raggiungere la trascendenza, in un’installazione che per la grandiosità, il forte contrasto tra luce e buio, il suono potente, ha le caratteristiche di uno spettacolo teatrale barocco.
Bill Viola, The Crossing, 1996, Courtesy Bill Viola Studio
The Path
Durante il solstizio d’estate una pineta è percorsa, alle prime luci del giorno, da un flusso di persone, tutte diverse e appartenenti alle più svariate età ed estrazioni sociali. Dietro questo flusso ininterrotto non sembra celarsi alcun ordine o sequenza. Sono viaggiatori in cammino, che procedono con ritmi differenti sul “sentiero della vita”, muovendosi in un spazio tra due mondi.
Il video è il secondo di Going Forth By Day, un vero e proprio “ciclo di affreschi digitale” realizzato per il Deutsche Guggenheim Berlin, costituito da cinque scene, di cui fanno parte The Path e The Deluge, presenti in mostra. Per quanto ambientato nel mondo contemporaneo, il ciclo si lega alle opere del passato: per The Path il riferimento è alle Storie di Nastagio degli Onesti, oggi al Prado, che Botticelli e la sua bottega eseguirono nel 1483 ispirandosi a Boccaccio. Nel Decameron la vicenda è collocata nella pineta di Classe, e narra la punizione d’oltretomba a cui possono assistere anche i vivi: un cavaliere infernale insegue una fanciulla colpevole in vita di aver dileggiato l’uomo che l’amava spingendolo al suicidio. La scena avviene dunque in uno spazio che congiunge i due mondi, come nell’opera di Viola.
Bill Viola, The Path, 2002, Courtesy Bill Viola Studio
Inverted Birth
Inverted Birth descrive cinque fasi di risveglio attraverso una serie di trasformazioni violente. Un uomo è in piedi nel buio inzuppato da un liquido nero, e il rumore cupo dello spazio vuoto è punteggiato dal suono delle gocce. Poco a poco il liquido comincia a sollevarsi, poi il movimento ascendente si intensifica sfociando in un fragoroso diluvio. La cupa disperazione del nero muta in paura mentre il liquido sfuma nel rosso, e l’uomo conserva le forze. Un fiotto di liquido bianco reca sollievo e nutrimento, seguito dall’azione purificatrice dell’acqua. Infine, una lieve foschia porta accettazione, risveglio e nascita.
I liquidi rappresentano l’essenza della vita umana: terra, sangue, latte, acqua e aria, e il ciclo della vita dalla nascita alla morte, qui invertito in una trasformazione dall’oscurità alla luce.
Bill Viola, Inverted Birth, 2014, Courtesy Bill Viola Studio
Man Searching for Immortality / Woman Searching for Eternity
Le immagini di un uomo e una donna anziani, nudi e dapprima in bianco e nero, sono proiettate su due lastre di granito nero che formano un dittico. I due camminano verso lo spettatore guardandolo a tratti negli occhi, poi accendono una torcia ed esaminano attentamente e con lentezza il proprio corpo per trovare tracce di malattia o corruzione.
La luce crea un’aureola dorata che ricorda la pittura tre-quattrocentesca, poi il granito colora progressivamente la loro pelle che finisce per fondersi con la pietra e le figure si dissolvono nella materia da cui sono emerse.
Si tratta di dipinti in movimento, immagini animate, veri e propri tableaux vivants che rinviano – ribaltata – alla tradizione iconografica, soprattutto nordica, delle figure giovanili di Adamo ed Eva. La luce disegna graficamente, come in un’incisione di Dürer, le tracce del tempo sui loro corpi, che vengono indagati con grande scrupolo, in un confronto solitario ed eroico, nella sua terribile quotidianità, con l’ineluttabilità della morte.
Bill Viola, Man Searching for Immortality / Woman Searching for Eternity, 2013, Courtesy Bill Viola Studio and Blain|Southern, London
The Reflecting Pool
The Reflecting Pool è un vero e proprio manifesto dell’arte elettronica in cui Viola esplora caratteristiche e potenzialità del medium video e concentra le principali tematiche che svilupperà in seguito: manipolazione del tempo, rapporto dell’uomo con il mondo, riflessione sull’immagine, acqua come simbolo di purificazione e di avvicinamento a un percorso iniziatico.
Un uomo esce da un bosco, si ferma davanti a una piscina e di lui si vedono sia il corpo che il riflesso sull’acqua. Spicca un salto per tuffarsi vestito, e la sua immagine rimane bloccata; mentre per lui il tempo si arresta, la superficie dell’acqua registra eventi percepibili sia come movimenti della superficie che come riflessi, che non includono però quello del suo corpo che gradualmente scompare, per riapparire in mezzo alla vasca. Ne esce, adesso nudo, per allontanarsi nel bosco da cui è venuto. La realizzazione del video è stata estremamente complessa in epoca pre-digitale, e ha richiesto una camera fissa e diverse riprese fatte dissolvere l’una sull’altra per ottenere la transizione delle immagini ricercata e sottolineare la complessità della percezione
Bill Viola, The Reflecting Pool, 1977-1979, Courtesy Bill Viola Studio
Per orientare il visitatore nella sua visita, Palazzo Strozzi ha realizzato il Booklet della mostra, contenente le piante del Piano Nobile e della Strozzina e i testi di approfondimento di ogni opera esposta in Bill Viola. Rinascimento elettronico. Il booklet è disponibile gratuitamente presso la biglietteria di Palazzo Strozzi oppure scaricabile a questo link.