Basilica e Museo del Tesoro di San Lorenzo

San Lorenzo è stata la parrocchia e la chiesa sepolcrale della famiglia Medici che deteneva il patronato della cappella Maggiore, della cappella di San Giovanni Evangelista detta poi “Sacrestia Vecchia” e della contigua cappella dei Santi Cosma e Damiano. La basilica accoglie opere che attestano il sostegno concesso dai Medici al Verrocchio, il cui primo intervento fu il completamento, intorno al 1460, del Lavabo posto nel vano di sinistra della scarsella della Sagrestia Vecchia. Alternativamente a Donatello e alla sua bottega, ad Antonio Rossellino o Desiderio da Settignano viene attribuita la parte sporgente, eseguita forse negli anni Quaranta del Quattrocento, a Verrocchio le specchiature della parete e l’arpia di destra. L’ambiente è eccezionalmente aperto al pubblico in occasione della mostra.

Entro il 1461 è da datare la possibile collaborazione di Verrocchio con Desiderio da Settignano al Tabernacolo eucaristico, anch’esso di committenza medicea. Dopo vari spostamenti all’interno della Basilica, è oggi collocato al termine della navata destra.

La Tomba di Cosimo de’ Medici il Vecchio, morto nel 1464, commissionata a Verrocchio dal figlio Piero, consta di due parti: il monumento vero e proprio (visibile dal Museo del Tesoro cui si accede dal chiostro) è posto nel pilastro dell’ambiente sotterraneo all’incrocio fra transetto e navata centrale. Viene esposta la quarta grata del monumento che è stata tolta per il rinnovamento dell’altare maggiore nel 1787.

La Tomba di Piero e Giovanni de’ Medici è detta “dei Cosmiadi”, cioè dei figli di Cosimo ma è anche conosciuta come “patri patroque”, dall’iscrizione che la dice dedicata, da Lorenzo il Magnifico e da suo fratello Giuliano, al padre e allo zio paterno. Fu commissionata a Verrocchio dopo la morte di Piero, nel 1469, e ultimata nel 1472.

Piazza San Lorenzo
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