Cinque racconti sull’arte americana per scoprire gli artisti più importanti e gli eventi che hanno influenzato la storia dell’arte del secondo Novecento.
L’arte americana dagli anni Sessanta fino ai primi anni Duemila ha generato costantemente nuove strade espressive: gli artisti hanno ibridato pittura, scultura e teatro in un unico linguaggio, hanno innalzato la cultura di massa a soggetto dei propri lavori, hanno spostato l’attenzione dai caratteri estetici a quelli più concettuali di un’opera d’arte, hanno utilizzato la propria pratica artistica come strumento di resistenza e battaglia politica e culturale.
Cinque voci autorevoli, Flavio Fergonzi (Scuola Normale Superiore di Pisa), Annie Cohen-Solal (IHMC, École normale supérieure, Parigi), Antonello Frongia (Università Roma Tre), Huey Copeland (University of Pennsylvania) e Luca Farulli (Accademia di Belle Arti di Firenze, Hochschule für Bildende Künste Dresden, Università di Siena) raccontano una storia sfaccettata, fatta di incontri, idee, intuizioni, amicizie e impegno politico.
Il ciclo di incontri è organizzato in collaborazione con il Dipartimento SAGAS (Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo) dell’Università degli studi di Firenze con il supporto del professore Giorgio Bacci e della professoressa Tiziana Serena.
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Calendario
8 giugno, ore 18.00
Flavio Fergonzi (Scuola Normale Superiore di Pisa)
Il superamento della pittura: l’arte americana tra anni Cinquanta e Sessanta
15 giugno, ore 18.00
Annie Cohen-Solal (IHMC, École normale supérieure, Parigi)
Come il gallerista Leo Castelli ha influenzato l’arte americana negli anni Sessanta e Settanta
(Intervento in lingua inglese)
22 giugno, ore 18.00
Antonello Frongia (Università Roma Tre)
Specchi, finestre e immagini. Un percorso tra arte e fotografia negli Stati Uniti, 1961–2001
29 giugno, ore 18.00
Huey Copeland (University of Pennsylvania)
Dominio e deformazione: l’arte afroamericana come critica culturale moderna
(Intervento in lingua inglese)
20 luglio, ore 18.00
Luca Farulli (Accademia di Belle Arti di Firenze, Hochschule für Bildende Künste Dresden, Università di Siena)
Theodore W. Adorno e il laboratorio delle Arti negli anni ’60 del Novecento
In copertina: Richard Prince, Untitled (Cowboy) (det.), 1992, Minneapolis, Walker Art Center. © Richard Prince. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis
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