Ci piacerebbe dedicare un momento ad alcuni piccoli dettagli di Palazzo Strozzi, a quei particolari che potrebbero sfuggire anche a coloro che hanno la fortuna di passare davanti a questa nostra meravigliosa sede ogni giorno.
Vorremmo trasformare un’occhiata distratta in uno sguardo più consapevole, dove per una volta la curiosità non ha i minuti contati.
Avete notato la mancanza del cornicione sul lato del Palazzo che si affaccia su via Tornabuoni?
La causa dell’incompletezza è da ricondursi a varie problematiche sorte tra gli eredi del suo costruttore, Filippo Strozzi. Alla sua morte, nel maggio del 1491, nel testamento impone agli eredi di ultimare l’edificio, destinato alle future generazioni della famiglia. Divide Palazzo Strozzi tra i suoi figli, lasciando al primogenito Alfonso la parte del Palazzo che si affaccia su via Tornabuoni, e dividendo il lato che si affaccia su piazza Strozzi tra Lorenzo e Giovan Battista detto Filippo.
Nel 1533 il lato verso via Tornabuoni non è ancora ultimato, i figli, in contrasto a causa delle spese di costruzione, arrivano ad una causa civile. Seppur la sentenza stabilisca la partecipazione alle spese di tutti gli eredi, la causa si protrae nel tempo; Alfonso muore, e la sua eredità passa direttamente ai fratelli Lorenzo e Filippo. Al primo spetta la parte completata verso piazza Strozzi, al secondo quella da completare verso via Tornabuoni. Nel 1536 Filippo, in contrasto con la famiglia Medici, viene dichiarato ribelle e la sua proprietà confiscata. Lorenzo non può coprire tutte le spese e i lavori vengono sospesi. Vengono ripresi nel 1547 ma interessano solo la costruzione di un tetto; Lorenzo muore nel 1549 e i lavori si interrompono lasciando definitivamente il cornicione incompleto. Il palazzo viene restaurato nel 1939, ma si stabilisce di non completare il cornicione, che si lascia incompiuto a testimonianza delle traversie della famiglia.
Foto di Palazzo Strozzi con veduta d’angolo lato via Tornabuoni, si nota la mancanza del cornicione
Sapete che esiste un modello in legno di Palazzo Strozzi? E’ unico al mondo!
Esiste al mondo un unico modello ligneo rinascimentale di un palazzo privato: è quello di Palazzo Strozzi ed è esposto all’interno della sala dedicata alla storia del Palazzo, adiacente alla biglietteria, dove è visitabile gratuitamente.
L’architetto Giuliano da Sangallo viene pagato nel settembre del 1489, a lavori già iniziati, per un modello ligneo del palazzo; non è certo si tratti di quello conservato, che è molto simile all’edificio effettivamente realizzato, ma che in proporzione risulta più alto di oltre tre metri e mezzo. Giuliano da Sangallo e Benedetto da Maiano forniscono ciascuno un modello, ma uno solo è giunto a noi, anche se non sappiamo quale. È stato realizzato in tre piani separati, sovrapposti e scomponibili, così da poter rivelare contemporaneamente per ciascun piano sia la facciata esterna che l’articolazione degli spazi interni.
Giuliano da Sangallo o Benedetto da Maiano, Modello per Palazzo Strozzi, 1489 ca, Firenze, Palazzo Strozzi, in deposito dal Museo Nazionale del Bargello
Sapete cosa rappresenta l’emblema della famiglia Strozzi?
L’emblema degli Strozzi è costituito da tre lune crescenti d’argento, che rappresenterebbero delle strozze: i pendagli che scendono dal giogo dei buoi e passano attorno alla gola (la “strozza”) e dalle quali deriverebbe il nome familiare. Le tre lune crescenti dell’arme Strozzi potrebbero anche simboleggiare le fortune della casata.
Particolare della bifora del piano nobile di Palazzo Strozzi con l’emblema della famiglia Strozzi nella lunetta