Un nuovo anno di Plurals Martino Margheri

Giugno è un traguardo impegnativo per tutti gli studenti: ultimi giorni di scuola, ultimi compiti, interrogazioni riparatorie e la classica preoccupazione per i risultati di un lungo anno di studio. La scuola è in chiusura e si tirano le somme di quanto è accaduto, di tutte le esperienze fatte e di tutto quello che si è imparato. Nei pensieri di 14 studenti del Liceo Alberti-Dante di Firenze del Liceo Virgilio di Empoli quest’anno c’è un posto riservato anche a Plurals il progetto di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) organizzato dalla Fondazione Palazzo Strozzi, che hanno appena concluso.

A novembre i nostri “plurals” hanno mosso i primi timorosi passi nelle sale di Palazzo Strozzi, esplorato la mostra dedicata ad Anish Kapoor e settimana dopo settimana familiarizzato con un luogo che conoscevano solo come visitatori. Il progetto Plurals ha permesso loro di scoprire il “dietro le quinte” del mondo dell’arte e di compiere un percorso formativo in un’istituzione culturale di livello internazionale. Guidati da educatori museali professionisti in un percorso di conoscenza del lavoro di Palazzo Strozzi, gli adolescenti sono stati coinvolti nella vita dell’istituzione e hanno contribuito alla programmazione delle attività della Fondazione per i propri coetanei.

Disseminare una metodologia

Ogni anno ci troviamo davanti alla sfida di raccontare cosa rimane di questa esperienza, dei pomeriggi trascorsi insieme ai ragazzi e di tutto il lavoro svolto nelle mostre e nei laboratori di Palazzo Strozzi. Plurals, infatti, si rinnova sempre: cambiano le mostre su cui lavoriamo e cambia il gruppo di studenti e studentesse con cui costruiamo una relazione e sviluppiamo i nostri progetti. Ciò che rimane invariato è il nostro impegno nel rendere Palazzo Strozzi un luogo familiare e stimolante, dove i giovani visitatori possano sentirsi a proprio agio e maturare un’esperienza fuori dal contesto scolastico.

Gli obiettivi sono chiari, ma siamo anche consapevoli che ogni gruppo ha la sua dinamica, le sue resistenze e le sue potenzialità. Questo fa sì che un progetto articolato in 30 appuntamenti settimanali subisca delle variazioni in corso d’opera adattandosi alle necessità del gruppo. Scegliamo approcci diversi con cui condurre gli incontri, cambiamo direzione rispetto a quanto inizialmente immaginato, avviamo collaborazioni con artisti che possano potenziare il nostro lavoro.

L’elemento cardine è l’acquisizione di senso di responsabilità, spirito di squadra e rispetto per il lavoro altrui, mutuato dal nostro modo di lavorare a Palazzo Strozzi.

La novità della settimana

Negli ultimi tre anni i “plurals” hanno condiviso sulle pagine di tre pubblicazioni (Diario Plurals, Microcosmo 2023, Microcosmo 2024) le loro parole e immagini, alternando le proprie voci alla narrazione ufficiale del progetto di PCTO della Fondazione. L’annualità appena trascorsa è stata raccontata prendendo spunto da una modello di lavoro che si è consolidato settimana dopo settimana. Tra novembre 2023 e giugno 2024 abbiamo creato un piccolo rito collettivo settimanale che ci ha aiutato a creare una dinamica di gruppo: prima di iniziare a lavorare ci siamo sempre presi 15 minuti per condividere la novità più significativa della settimana appena trascorsa. Dai primi momenti carichi di imbarazzo siamo passati a dettagliati resoconti di quanto accaduto nelle nostre vite. La “novità della settimana” è diventata un appuntamento fisso che ha permesso di creare rapporti di amicizia e facilitare il lavoro condiviso. Data l’importanza di questo momento è stato suggerito dai ragazzi di strutturare la parte del magazine dedicato a Plurals con la stessa modalità. L’andamento del racconto del progetto all’interno del magazine “Microcosmo 2024” segue infatti due linee del tempo che si muovono in parallelo. La prima sezione racconta quello che è accaduto nella vita di Palazzo Strozzi – il progetto Senza adulti  visite guidate autogestite da ragazzi per ragazzi, la realizzazione del Kit Teenager, la creazione di “Microcosmo 2024”, il workshop con l’artista Matteo Giuntini – la seconda presenta in ordine cronologico gli eventi più significativi nella vita dei ragazzi.

Mentre a Palazzo Strozzi lavoravamo sulle mostre di Anish Kapoor e Anselm Kiefer nelle vite del nostro gruppo di adolescenti accadeva molto altro: c’è chi si iscriveva a scuola guida, chi decideva di tingersi i capelli di rosso, chi festeggiava i diciottesimi degli amici, chi trascorreva una notte in bianco per consegnare un disegno in tempo, chi si tatuava per la prima volta.

Il workshop con l’artista Matteo Giuntini ci ha permesso di trasformare le “novità della settimana” in una costellazione di immagini che restituiscono un diverso andamento del tempo nella vita delle ragazze e dei ragazzi che si somma a quello che stava accadendo a Palazzo Strozzi.

Nella realizzazione del magazine i “plurals” hanno deciso di raccontare alcuni dei momenti più importanti del loro percorso collettivo e personale: di seguito alcuni estratti raccontati direttamente da loro.

29 novembre
Inizia Plurals

È stato il primo incontro del progetto Plurals a Palazzo Strozzi. Le aspettative erano alte e non sono state deluse. Ci siamo incontrati nel laboratorio insieme alle ragazze dell’altra scuola, durante la presentazione abbiamo condiviso qualcosa che ci piace e qualcosa che non ci piace per iniziare a conoscerci. Il pomeriggio è proseguito visitando la mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal che è piaciuta molto a tutti, anche se inizialmente non avevamo compreso il significato di alcune opere. È stata una bella giornata, tornata a casa ero soddisfatta e pronta a intraprendere questo nuovo percorso che mi incuriosiva molto.

Sara

13 dicembre
La novità della settimana

Era il nostro terzo incontro e per conoscerci meglio abbiamo introdotto la “novità della settimana”. Allora non sapevo che questo momento si sarebbe trasformato in un piccolo rito settimanale, tanto importante da caratterizzare il nostro percorso nei mesi successivi. Eravamo tutti disposti in cerchio, Azzurra e Martino hanno iniziato a raccontare un momento per loro significativo della settimana appena trascorsa, per poi passare a noi la parola, invitandoci a fare lo stesso. Non sapevo proprio cosa dire, in una settimana accadono tantissime cose, eppure in quel momento mi pareva di non ricordare niente. Alla fine ho barato raccontando un evento che non rientrava in quella settimana, ma che era il più significativo di quel periodo: sono diventata zia!
All’inizio per quasi tutti era difficile e c’era un po’ di tensione. Non mi andava tanto di condividere qualcosa con semi sconosciuti e ogni volta pensavo attentamente a cosa raccontare. Settimana dopo settimana il clima è cambiato e le varie novità divenivano sempre più personali: tutti abbiamo iniziato a parlare di ciò che volevamo sempre più liberamente, senza porci troppi problemi.

Chiara T.

20 dicembre
Il progetto Senza adulti (Anish Kapoor)

Abbiamo iniziato a parlare della serata Senza adulti, un evento durante il quale avremmo raccontato un’opera della mostra alle persone in visita a Palazzo Strozzi. Nonostante l’ansia generale per il grande giorno, c’è stato confronto e collaborazione nella scelta delle sale e nella composizione delle coppie. Io ho scelto di lavorare con Sara e abbiamo deciso di presentare Gathering Clouds, un’opera interessante e piena di significato, nonostante si tratti di un’installazione apparentemente semplice. Abbiamo scritto le cose più interessanti da dire che avevamo scoperto durante gli incontri precedenti, come ad esempio l’illusione visiva che si crea guardando l’opera.

Alice

31 gennaio
Abbiamo visto la mostra di Anselm Kiefer in anteprima

La giornata è stata memorabile grazie alle due attività che hanno segnato l’inizio di una nuova fase creativa. Le opere di Kiefer viste in anteprima mi sono sembrate maestose, nonostante si trattasse solo di una proiezione. Vedere la mostra prima dell’apertura ufficiale ha reso l’esperienza ancora più speciale. Abbiamo anche incontrato l’illustratore Simone Spellucci che ci ha spiegato il processo di creazione dei Kit Teenager, sottolineando l’importanza della ricerca e della sperimentazione. È stato affascinante scoprire le evoluzioni dei vecchi Kit e il lavoro dettagliato dietro il progetto. Il sentimento predominante della giornata è stato un mix di eccitazione, curiosità e meraviglia. L’eccitazione per l’inizio di un nuovo capitolo creativo, la curiosità per le attività future e la meraviglia per le opere di Kiefer e il lavoro di Spellucci.

Lina

13 marzo
La versione finale del Kit Teenager

Siamo finalmente arrivati alla versione finale del Kit Teenager, la guida alla mostra realizzata appositamente per i nostri coetanei! Dopo diversi incontri e revisioni abbiamo raggiunto un risultato che ha soddisfatto tutti. Durante la fase di progettazione abbiamo analizzato gli elementi che compongono i Kit: la copertina, il formato, i contenuti dedicati alle opere, le parole chiave e le domande che avremmo voluto rivolgere ai lettori.
Abbiamo optato per un formato utilizzabile in modo semplice con una scrittura lineare. Nonostante ci fossero idee discordanti, quando Martino ci ha inviato la versione finale eravamo tutti entusiasti!

Anna

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Un anno di lavoro

Nell’anno scolastico 2023-2024 hanno partecipato quattordici studenti del Liceo Alberti-Dante di Firenze e del Liceo Virgilio di Empoli. Per otto mesi i ragazzi e le ragazze hanno frequentato settimanalmente Palazzo Strozzi durante le mostre Anish Kapoor. Untrue Unreal (7 ottobre 2023 – 4 febbraio 2023) e Anselm Kiefer. Angeli caduti (22 marzo – 21 luglio 2024). Il programma espositivo di Palazzo Strozzi ha permesso agli studenti di confrontarsi con la varietà dei linguaggi artistici contemporanei e di sperimentare la relazione e alcune tecniche di mediazione con tipologie di opere diverse.

Il progetto Plurals è stato coordinato da Martino Margheri e Azzurra Simoncini
Nell’anno scolastico 2023-2024 hanno partecipato gli studenti del Liceo Alberti-Dante di Firenze e del Liceo Virgilio di Empol:Pietro Apicella, Anna Borrelli, Maria Virginia Giglioli, Sara Fiasconi, Daniela Liu, Luna, Locatelli, Giulia Maestrini, Ginevra Manzi, Chiara Mencaroni, Alice Morelli, Agata Sardelli, Chiara Talini, Sofia Triregno, Li Na Zhang.
Con la collaborazione delle insegnanti Daniela Demichele e Letteria Giuffrè Pagano